FAQ - Domande Frequenti

01
QUANDO DOVREI RIVOLGERMI AD UNO PSICOLOGO?
Decidere di rivolgersi ad uno psicologo è una decisione soggettiva e non esiste il momento giusto. Si può iniziare un percorso quando si avverte una situazione di sofferenza mentale che non si è in grado di gestire da soli o con l'aiuto di altre persone vicine, oppure in seguito ad un evento particolarmente difficile e stressante. Al contrario di molti stereotipi, ci si può rivolgere anche solo per approfondire la conoscenza con sè stessi o per essere aiutati a sciogliere dubbi in situazione di scelte complesse.
02
COSA DEVO ASPETTARMI DALLA PRIMA TELEFONATA CON LO PSICOLOGO?
Indubbiamente il primo contatto telefonico rappresenta un momento complesso in quanto è quello il primo passo con cui decidi di iniziare a confrontarti con il tuo malessere. La prima telefonata è utile per presentarsi e farsi una prima idea sia per te della persona a cui ti stai rivolgendo e sia per me per poi accoglierti con più facilità. Non è necessario spiegare dettagliatamente il motivo per cui chiami ma basterà solo accennarlo, ricorda che il segreto professionale è già attivo anche se deciderai di non avviare il percorso. Potrai sfruttare la telefonata per chiarire tutti i possibili dubbi (costi, modalità, tipi di trattamento..) ed eventualmente si ha modo di fissare il primo appuntamento.
03
COSA ACCADE NEL PRIMO COLLOQUIO?
Il primo colloquio, dalla durata di circa 60 minuti, può svolgersi in presenza oppure online: l'obiettivo è avere modo di conoscerci prima di iniziare a definire un percorso insieme. In questa prima seduta cercherò di individuare la problematica portata e definire un possibile intervento attraverso un'appropriata valutazione. Non esiste un percorso standard ma lo costruiremo insieme sulla base di obiettivi condivisi. Se necessario, somministrerò alcuni test per avere una situazione più chiara.
04
LE MIE INFORMAZIONI PERSONALI SARANNO TUTELATE?
Lo psicologo è vincolato al rispetto del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani; in particolare è strettamente tenuto al segreto Professionale (Art. 11). Assolutamente sì, lo psicologo è un professionista tenuto a mantenere il segreto professionale riguardo a tutti i dati e informazioni raccolti e qualora non lo desiderassi, non verranno informati neanche familiari sulle tue sedute. Sarà necessario firmare un modulo sulla privacy e nel caso di minori è fondamentale che venga firmato dai genitori o tutori legali.
05
QUAL E' LA FREQUENZA DELLE SEDUTE?
Solitamente le sedute hanno una cadenza settimanale, in particolare all’inizio è importante che le sedute siano ravvicinate per poter intervenire in modo efficace sul problema. Acquisendo più strumenti per gestire in autonomia le proprie difficoltà, si può valutare una frequenza quindicinale delle sedute. La durata dell'intero percorso non è definibile a priori: in generale, interventi brevi possono esaurirsi in circa 3-6 mesi, in casi più complessi raggiungere gli obiettivi della persona potrebbe richiedere anche 1 anno o un paio di anni.
06
DURANTE LE SEDUTE SI PARLA SOLTANTO?
La parola e il dialogo costituiscono mezzi essenziali per raggiungere gli obiettivi prefissati all'inizio del percorso psicologico, è anche vero che esistono altre tecniche che riguardano esercizi esperienziali, sia durante la seduta sia concordati come "compiti" tra un appuntamento e l'altro, in modo da poter attingere ad un repertorio più ampio e pratico, basato sulle caratteristiche individuali di ciascuno. Queste tecniche pratiche possono includere esercizi di rilassamento, piccole pratiche di meditazione, esercizi immaginativi, role-playing e molto altro.
07
COME POSSO PAGARE LE SEDUTE?
Le sedute si possono pagare in contanti, con bonifico o anche con carte di credito e Bancomat. Come da recente disposizione, potranno essere scaricate le spese sanitarie ai fini della dichiarazione dei redditi solo tramite i pagamenti tracciabili (carte di credito, Bancomat o bonifico).

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